martedì 30 aprile 2013

Borsetta all'uncinetto.

Fantasia nel titolo, eh?!
Dopo qualche giorno di blocco creativo, complici il tempo brutto, gli impegni, l'umore storto e i malanni di stagione, mi sono rimessa al lavoro.
Non ho mai amato le borsette all'uncinetto, ma questa mi ha ipnotizzata! Ho trovato lo schema su un sito giapponese; niente paura, non ho imparato la lingua, ma i loro schemi sono talmente chiari che non ci si può sbagliare. Ho stampato questo file in .pdf e il gioco è fatto.
Ho recuperato del filato blu, che però era troppo fino. Allora l'ho messo doppio ed ho iniziato a lavorare la parte superiore, finchè...non è finito il gomitolo! Mancavano poche maglie, perciò ho disfato un po' ed ho iniziato a lavorare con il blu a filo singolo, insieme ad un azzurrino pastello. Per la borsetta, invece, uno dei mille gomitoli bianchi che ho recuperato da qualche "benefattrice" e che sembrano non finire mai!
All'interno ho applicato due bottoncini (anch'essi recuperati, come quello della chiusura), così da poter mettere e togliere a piacimento la tracolla.

Facendo quattro calcoli, è proprio una borsetta a zero spese! Doppia soddisfazione!
Eccola qui:



Ora che ho fatto il primo esperimento, posso darci dentro con altri colori, magari pensando all'estate!

A presto,
Elena

sabato 20 aprile 2013

Se fuori il tempo è brutto...

...fatti un cactus e passa tutto!
Quest'anno la primavera ci sta facendo un sacco di scherzetti: siamo passati da 26 gradi e caldo pazzesco a vento allucinante (che non mi lascia dormire di notte, mi fa venire mal di testa e mi rende particolarmente irritabile!) e 10 gradi di meno.
Ieri mi sono tirata un po' su il morale creando un cactus all'uncinetto. Dal momento che la voglia di fare uno sforzo cerebrale era pari a zero, ho preso lo schema della fantastica Maddalena di AmigurumiAmo e mi sono messa al lavoro.

Il risultato non ha rispecchiato le aspettative, ma ve lo mostro lo stesso!





A presto!
Elena

Ri-riciclo.

Una borsa piena di vecchie magliette inutilizzabili diventò un tappeto che, però, non sapevo dove mettere: l'accostamento di colori era inguardabile, la misura inadeguata e continuava ad arricciarsi. Praticamente, a avevo tirato fuori le magliette dall'armadio, le avevo trasformate in un tappeto, che era tornato nuovamente nell'armadio!


Proprio ieri ho pensato che mi avrebbe fatto comodo una borsa dove mettere tutte le cose da rattoppare/accorciare/sistemare, così da dividerle dal resto dei panni. Ideona: ho disfato il tappeto e me ne sono uncinettata una! 
Eccola qui. I colori sono sempre terribili, ma almeno serve a qualcosa, anche stando nell'armadio!


Un riciclo al quadrato, praticamente!

A presto,
Elena

venerdì 12 aprile 2013

"Finalmente ho cinque anni!"

Sto scrivendo questo post tutto d'un fiato, senza preparare i pensieri, nè pensare a ripetizioni e punteggiature.
Ho riflettuto tanto, sia sui contenuti che sulla forma, ma non riesco ad esprimere quello che vuole dire il mio cuore; un cuore di mamma, che oggi ha visto la gioia negli occhi del proprio figlio, quando si è alzato gridando: "Finalmente ho cinque anni!".
Cinque anni fa non era ancora nato e avevo una curiosità pazzesca, una voglia matta di stringerlo forte, anche perchè quel travaglio non finiva più! Quando è venuto alla luce è stato il momento più bello della mia vita, non sapevo se ridere o piangere, avevo solo voglia di stare del tempo con il mio bambino. Per problemi durante il parto, l'ho potuto coccolare solo la mattina dopo, ma il Signore mi ha presa per un braccio e mi ha permesso di potermelo godere ogni secondo, da quel momento in poi. Non so davvero che dire per parlarvi di mio figlio. Solo che, da quell'istante, non l'ho mollato più e la mia vita si è riempita. Non me ne voglia mio marito, ma Pietro è la cosa più bella che mi potesse capitare.
E' arrivato come un fulmine a ciel sereno, ma poi è spuntato un sole che splende fino ad oggi. E' cambiato tanto, ha imparato un'infinità di cose, è cresciuto in tutti i sensi e mi ritrovo un ometto tra le mani.
Adesso nemmeno mi saluta, corre in classe a giocare con gli amici, si vergogna a darmi un bacio davanti ai suoi compagni, va in gita da solo, sta imparando a nuotare, dice le parolacce, fa lo spiritoso, recita le poesie, suona strumenti, mi coccola un po' meno, mi racconta delle sue "morose" e mi chiede consiglio su quale sia la migliore; disobbedisce al papà dal punto di vista calcistico (avere un figlio juventino è una delle peggiori sciagure per un tifoso dell'Hellas!), ha una personalità tutta sua, è felice di andare a scuola così "sta un po' in pace senza genitori", vuole scegliere da solo i vestiti da indossare.
Insomma, sta diventando GRANDE.
Però io non mi stanco mai di stringerlo forte, di dirgli che è la mia gioia e che gli voglio bene. Ieri sera gli ho detto, mettendolo a letto: "Anche quando avrai la barba e una famiglia tutta tua, io e il papà saremo sempre qui per aiutarti" e lui mi ha risposto: "Sì, ma tu sarai vecchietta, ti devo aiutare io!"; il mio bimbo ha già un cuore grande e chissà come sarà tra altri cinque anni. Intanto, questi sono volati e lui è bello, come mai me lo sarei immaginato.


Tanti auguri amore mio,
la tua mamma è orgogliosa di te.


martedì 9 aprile 2013

Ninjago!

Come si fa a resistere ai desideri del proprio figlio? Impossibile. Anche quando la domanda è: "Mamma, mi fai un Ninjago?!".
Per i meno esperti, i Ninjago sono dei personaggi Lego; dei Ninja, per la precisione. Su Boing trasmettono i cartoni animati di questa serie (ore 16.40, se vi può interessare!) e chi ha un bimbo (maschio) non ne può decisamente più! Se volete approfondire la vostra cultura, cliccate qui ed aggiornatevi!

Ovviamente, ho accettato la sfida, ho buttato giù un bozzetto del personaggio ed ho cominciato ad uncinettare. I requisiti erano tre: che fosse Lloyd Garmadon (il Ninja verde), che avesse "le sopracciglia arrabbiate" e i poteri "che uscivano dalle mani". Soddisfatti due su tre: i poteri che escono dalle mani li ho proprio omessi!
Ne è uscito un Ninja un po' fuori forma, decisamente diverso dall'originale, ma che spero piaccia al mio bambino; non troppo, però, altrimenti corro il rischio di dover fare anche gli altri Ninja, Sensej Wu, gli Skeleton e le Serpentine al gran completo! ;-)







Ed ora: pronti al combattimento! Ninjaaaaa Goooo!


A presto,
Elena