Stavo pensando ad un discorso poetico, incentrato sul tema della vita, della riconoscenza verso papà e mamma e verso il buon Dio, che li ha egregiamente aiutati; un papiro che parli di gioia, di coccole, di ricordi, di sorrisi, di lacrime, di missioni compiute, di desideri che stanno ancora nel cassetto, di novità, di generazioni che avanzano e di altre che ti giri e le vedi un po' lontane, di coincidenze, di date che si sovrappongono, di gente che va e gente che viene, di nebbia, di sole, di nuvole, di mare e di monti, di tramonti, di albe, di notti in bianco, di pannolini e di libri.
Ci stavo pensando, ma non sapevo come buttar giù le idee, perciò ho deciso una cosa: mi batto semplicemente le mani davanti ad un pasticcino amigurumi (fatto da me), con sopra un biglietto (fatto dal mio bimbo) e mi auguro BUON COMPLEANNO!
E già che ci sono, vi presento anche la dolce Ariel, che è già stata spupazzata da una bellissima bimba con i capelli rossi come lei.
A presto,
Elena
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